Una storia antichissima e tradizioni ancora vive nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
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Il territorio: resti di antiche culture, un patrimonio da scoprire


Stio è un piccolo centro (meno di 1.000 abitanti insieme alla piccola frazione di Gorga a 2 km) nel Parco Nazionale del Cilento - Vallo di Diano e Alburni, nel cuore di una natura intatta fra distese di boschi di castagni e montagne suggestive: M. Gelbison, Cervati, M. Chianiello e M. Vesolo. Fra i resti archeologici delle antiche colonie greche di Paestum a Nord e Velia a sud (40 min. di automobile) e ad un quarto d'ora d'auto da quelli di Moio della Civitella (Frurion VI sec. a.C.).
Tracce del monachesimo orientale e della loro cultura bizantina si possono cercare fra i resti delle cappelle rupestri, disseminate sulle montagne nel comune di Magliano (10 min. di auto) e nel Museo Diocesano di Vallo della Lucania (mezz'ora di automobile).

Possibilità di trekking: Fontana dell'Asino, Gole del Calore, Cappelle rupestri di Capizzo (Magliano), Monte Pruno di Laurino, Monte Gelbison (Santuario della Vergine Maria), rifugio del M. Cervati, antico percorso per Campora, grotta di Sant'Elena a Pruno di Laurino.
Possibilità di passeggiate in bicicletta, escursioni in canoa nelle gole del fiume Calore e torrentismo.
Per chi ama un'esperienza da brivido, è possibile bagnarsi nelle fredde acque del fiume Calore, in estate, a pochi minuti di auto da Stio, nella località soprannominata Puzzo re Rafaele. A pochi metri da detta località si può ammirare un ponte Medioevale perfettamente conservato.

A Stio si possono gustare le specialità dei piatti poveri della cucina locale (vedi Ciccimmaretati, sezione Eventi), a base di vegetali e pasta fatta in casa oltre ai prodotti spontanei quali: castagne, fragole e funghi (di cui i porcini costituiscono una specialità) e miele.
Particolarmente suggestivo il mese di Giugno, quando alla bellezza prorompente delle ginestre in fiore ed al loro profumo si unisce la ricchezza delle fragoline di bosco. Ottobre, invece, offre la magia dei boschi di castagni, con il tamburellare della pioggia di frutti che cadono dai ricci che si schiudono (vedi Festa della castagna, sez. Eventi).

Altre destinazioni vicine


Il fiume Calore e la sua valle

1.
Calore
La valle, che segue il percorso del fiume Calore, inizia sul versante settentrionale del monte Cervati al centro del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Alburni. Tra Felitto e Magliano Nuovo è presente un sentiero percorribile a piedi che permette di godere del suggestivo scenario offerto dalle gole del Calore.
Nella parte alta del suo percorso il fiume si insinua tra alte pareti rocciose dando vita alle cosiddette Gole del Calore.
L'inizio del percorso dista circa mezz'ora di auto da Stio.

Moio della Civitella - Frurion

2.
Frurion
Frurion di Civitella, VI sec. a.C. – resti di città fortificata greca. Sorge sulla collina della Civitella, 815m slm.
Era un avamposto nell'entroterra della colonia greca di Elea. La presenza di un imponente bosco di castagni rende attualmente il sito particolarmente suggestivo.
Dista un quarto d'ora di automobile da Stio.

Il Cilento Bizantino, Badia di Pattano

3.
Pattano
Pattano
Badia di Pattano, X-XI sec. è il monastero italo-greco più integralmente conservato dell'Italia Meridionale. Molto interessanti gli affreschi bizantini della Chiesa, dedicata a San Filadelfo.
Dista mezz'ora di automobile da Stio.
La statua lignea di San Filadelfo (tardo X sec.) è conservata nel Museo Diocesano di Vallo della Lucania.

Velia (antica Elea) e la Porta Rosa

4.
Velia
Velia
La città di Velia o Elea, fu fondata nel VI sec. a.C. da coloni di origine greca, provenienti dalle coste dell'Asia minore (Focei ). Costoro dopo varie peregrinazioni nel Mediterraneo fondarono una nuova città.
La prima forma del nome di questa è Yele. Il nome Elea compare la prima volta in Platone (428-348); la forma Velia è in Plinio (Naturalis Historia, III-71). Nell'antica città greca di Elea nacque e fiorì la scuola filosofica eleatica con Parmenide e Zenone.
Le rovine dell'antica città distano 40 minuti di automobile da Stio.

Paestum e i suoi templi

5.
Paestum
L'antica città, fondata dai Greci nel VII sec. a.C., è uno dei più importanti centri archeologici d'Italia.
Gli splendidi templi dorici e i reperti conservati nel Museo Archeologico costituiscono un'esperienza unica per il visitatore.
Paestum dista 45 minuti d'auto da Stio.
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